Icone & figli: Pigreco, la sedia a triangolo

A prima vista le gambe sembrano tre, due davanti e una dietro centrale, in realtà Pigreco ne ha quattro perché le due posteriori sono affiancate e collegate da una mini traversa… È questa forma archetipica a dare dinamicità a una sedia nata per una tesi di laurea e diventata icona!

«Nell’ambito della sedia non vedo cos’altro si possa inventare, ma questa mi pare che sia più che sufficiente»: così disse l’aspirante designer Tobia Scarpa quando nel 1959 presentò come tesi di laurea presso l’Università di Venezia quella che poi diventò la sua sedia più famosa.

Tobia Scarpa voleva realizzare una seduta dinamica in grado di trasmettere il senso dello spazio, e per farlo si era ispirato alla forma archetipica del triangolo: le gambe posteriori sono ravvicinate – a tal punto che quasi si fondono in una sola – e insieme a quelle anteriori sorreggono uno schienale arrotondato che è tutt’uno con i braccioli.

Una forma che abbina solidità a leggerezza, quasi un monolite avvolgente e dinamico che negli anni è diventato, ed è ancora oggi, fonte d’ispirazione per designer e aziende; e, sviluppando l’idea iniziale, in alcuni casi si è arrivati ad avere davvero un’unica gamba posteriore…

PIGRECO
designer: Tobia Scarpa
anno: 1959
Deve il suo nome alla forma creata dalle due gambe ‘sorelle’ che presenta sul retro e dallo schienale, che richiama proprio la lettera greca.
Prodotta da: Tacchini.
Nel 2022 è stata rieditata in soli 200 pezzi firmati e da collezione, realizzati in noce canaletto con rivestimento del sedile in uno speciale tessuto.

Testi di Elena Favetti

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