La pastiera napoletana è uno dei dolci tipici della tradizione campana preparato abitualmente in occasione della Pasqua.
Indicazioni importanti di questa ricetta
Le dosi di questa ricetta sono proporzionate su un barattolo di grano cotto da 600 gr, dato che in commercio si trovano di questa grandezza e in modo da non dover conservare quello avanzato. Con queste dosi infatti si ottengono due pastiere, una da 28 cm e l’altra da 22 cm di diametro. Noi si fa mai una sola pastiera, se ne regala sempre una!
Origini della pastiera
Secondo la leggenda fu creata dalla sirena Partenope, al tempo delle celebrazioni pagane. Fonti più attendibili richiamano l’uso di celebrare la dea Cerere con le uova, integrate poi nella tradizione cristiana come simbologia della rinascita.
La pastiera risale al Cinquecento soprattutto nella zona di San Gregorio Armeno grazie alla manualità in cucina di varie religiose.
La ricetta della pastiera napoletana è originaria della Campania, ma è ormai abbastanza comune trovarla in tutta Italia, nei pranzi e nelle colazioni pasquali affiancata alla tradizionale colomba pasquale o al casatiello, torta salata rustica sempre di origine partenopea.
Ricetta originale e variazioni
I canditi sono fondamentali nella preparazione della pastiera oltre che per il sapore per la loro funzione di conservazione dell’umidità del ripieno. Tradizionalmente vengono utilizzati quelli di zucca (zuccata) e di cedro. Se non li trovate potete sostituirli con canditi misti.
L’annoso dilemma della crema pasticcera nella pastiera, è prevista o no? La ricetta originale non prevede crema pasticcera che però viene aggiunta per rendere la pastiera più cremosa, nascondendo la granulosità del grano che a qualcuno può dare fastidio. Nonna non la mette e vi consiglia, nel caso voleste rendere più cremoso l’interno della pastiera, di frullare una parte del grano cotto (40%).
La ricotta per la pastiera è quella di pecora dal sapore più saporito. Anche in questo caso, la tradizione vuole così, ma potete optare per un pastiera meno saporita utilizzando quella di mucca.
La pasta frolla della pastiera
La ricetta originale vuole che venga utilizzato lo strutto sia nella pasta frolla che nel ripieno, ma Nonna da anni utilizza il burro. Nel caso voleste optare per lo strutto, potete utilizzarne 150 grammi al posto del burro.
L’articolo Pastiera napoletana proviene da Ricette della Nonna.
La pastiera napoletana è uno dei dolci tipici della tradizione campana preparato abitualmente in occasione della Pasqua.
Indicazioni importanti di questa ricetta
Le dosi di questa ricetta sono proporzionate su un barattolo di grano cotto da 600 gr, dato che in commercio si trovano di questa grandezza e in modo da non dover conservare quello avanzato. Con queste dosi infatti si ottengono due pastiere, una da 28 cm e l’altra da 22 cm di diametro. Noi si fa mai una sola pastiera, se ne regala sempre una!
Origini della pastiera
Secondo la leggenda fu creata dalla sirena Partenope, al tempo delle celebrazioni pagane. Fonti più attendibili richiamano l’uso di celebrare la dea Cerere con le uova, integrate poi nella tradizione cristiana come simbologia della rinascita.
La pastiera risale al Cinquecento soprattutto nella zona di San Gregorio Armeno grazie alla manualità in cucina di varie religiose.
La ricetta della pastiera napoletana è originaria della Campania, ma è ormai abbastanza comune trovarla in tutta Italia, nei pranzi e nelle colazioni pasquali affiancata alla tradizionale colomba pasquale o al casatiello, torta salata rustica sempre di origine partenopea.
Ricetta originale e variazioni
I canditi sono fondamentali nella preparazione della pastiera oltre che per il sapore per la loro funzione di conservazione dell’umidità del ripieno. Tradizionalmente vengono utilizzati quelli di zucca (zuccata) e di cedro. Se non li trovate potete sostituirli con canditi misti.
L’annoso dilemma della crema pasticcera nella pastiera, è prevista o no? La ricetta originale non prevede crema pasticcera che però viene aggiunta per rendere la pastiera più cremosa, nascondendo la granulosità del grano che a qualcuno può dare fastidio. Nonna non la mette e vi consiglia, nel caso voleste rendere più cremoso l’interno della pastiera, di frullare una parte del grano cotto (40%).
La ricotta per la pastiera è quella di pecora dal sapore più saporito. Anche in questo caso, la tradizione vuole così, ma potete optare per un pastiera meno saporita utilizzando quella di mucca.
La pasta frolla della pastiera
La ricetta originale vuole che venga utilizzato lo strutto sia nella pasta frolla che nel ripieno, ma Nonna da anni utilizza il burro. Nel caso voleste optare per lo strutto, potete utilizzarne 150 grammi al posto del burro.
L’articolo Pastiera napoletana proviene da Ricette della Nonna.
Pastiera napoletana
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La pastiera napoletana è uno dei dolci tipici della tradizione campana preparato abitualmente in occasione della Pasqua.
Indicazioni importanti di questa ricetta
Le dosi di questa ricetta sono proporzionate su un barattolo di grano cotto da 600 gr, dato che in commercio si trovano di questa grandezza e in modo da non dover conservare quello avanzato. Con queste dosi infatti si ottengono due pastiere, una da 28 cm e l’altra da 22 cm di diametro. Noi si fa mai una sola pastiera, se ne regala sempre una!
Origini della pastiera
Secondo la leggenda fu creata dalla sirena Partenope, al tempo delle celebrazioni pagane. Fonti più attendibili richiamano l’uso di celebrare la dea Cerere con le uova, integrate poi nella tradizione cristiana come simbologia della rinascita.
La pastiera risale al Cinquecento soprattutto nella zona di San Gregorio Armeno grazie alla manualità in cucina di varie religiose.
La ricetta della pastiera napoletana è originaria della Campania, ma è ormai abbastanza comune trovarla in tutta Italia, nei pranzi e nelle colazioni pasquali affiancata alla tradizionale colomba pasquale o al casatiello, torta salata rustica sempre di origine partenopea.
Ricetta originale e variazioni
I canditi sono fondamentali nella preparazione della pastiera oltre che per il sapore per la loro funzione di conservazione dell’umidità del ripieno. Tradizionalmente vengono utilizzati quelli di zucca (zuccata) e di cedro. Se non li trovate potete sostituirli con canditi misti.
L’annoso dilemma della crema pasticcera nella pastiera, è prevista o no? La ricetta originale non prevede crema pasticcera che però viene aggiunta per rendere la pastiera più cremosa, nascondendo la granulosità del grano che a qualcuno può dare fastidio. Nonna non la mette e vi consiglia, nel caso voleste rendere più cremoso l’interno della pastiera, di frullare una parte del grano cotto (40%).
La ricotta per la pastiera è quella di pecora dal sapore più saporito. Anche in questo caso, la tradizione vuole così, ma potete optare per un pastiera meno saporita utilizzando quella di mucca.
La pasta frolla della pastiera
La ricetta originale vuole che venga utilizzato lo strutto sia nella pasta frolla che nel ripieno, ma Nonna da anni utilizza il burro. Nel caso voleste optare per lo strutto, potete utilizzarne 150 grammi al posto del burro.
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La pastiera napoletana è uno dei dolci tipici della tradizione campana preparato abitualmente in occasione della Pasqua.
Indicazioni importanti di questa ricetta
Le dosi di questa ricetta sono proporzionate su un barattolo di grano cotto da 600 gr, dato che in commercio si trovano di questa grandezza e in modo da non dover conservare quello avanzato. Con queste dosi infatti si ottengono due pastiere, una da 28 cm e l’altra da 22 cm di diametro. Noi si fa mai una sola pastiera, se ne regala sempre una!
Origini della pastiera
Secondo la leggenda fu creata dalla sirena Partenope, al tempo delle celebrazioni pagane. Fonti più attendibili richiamano l’uso di celebrare la dea Cerere con le uova, integrate poi nella tradizione cristiana come simbologia della rinascita.
La pastiera risale al Cinquecento soprattutto nella zona di San Gregorio Armeno grazie alla manualità in cucina di varie religiose.
La ricetta della pastiera napoletana è originaria della Campania, ma è ormai abbastanza comune trovarla in tutta Italia, nei pranzi e nelle colazioni pasquali affiancata alla tradizionale colomba pasquale o al casatiello, torta salata rustica sempre di origine partenopea.
Ricetta originale e variazioni
I canditi sono fondamentali nella preparazione della pastiera oltre che per il sapore per la loro funzione di conservazione dell’umidità del ripieno. Tradizionalmente vengono utilizzati quelli di zucca (zuccata) e di cedro. Se non li trovate potete sostituirli con canditi misti.
L’annoso dilemma della crema pasticcera nella pastiera, è prevista o no? La ricetta originale non prevede crema pasticcera che però viene aggiunta per rendere la pastiera più cremosa, nascondendo la granulosità del grano che a qualcuno può dare fastidio. Nonna non la mette e vi consiglia, nel caso voleste rendere più cremoso l’interno della pastiera, di frullare una parte del grano cotto (40%).
La ricotta per la pastiera è quella di pecora dal sapore più saporito. Anche in questo caso, la tradizione vuole così, ma potete optare per un pastiera meno saporita utilizzando quella di mucca.
La pasta frolla della pastiera
La ricetta originale vuole che venga utilizzato lo strutto sia nella pasta frolla che nel ripieno, ma Nonna da anni utilizza il burro. Nel caso voleste optare per lo strutto, potete utilizzarne 150 grammi al posto del burro.
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